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Brian Keith Stephens “Pittura emotiva”

Articolo di Gianbattista Bonazzoli

Le nuove opere dell’artista statunitense. La sua curiosità per il mondo animale 

Brian Keith Stephens (1973) è cresciuto nella pittoresca cittadina di North Stonington, in Connecticut. Si interessa inizialmente di fotografia prima di scoprire la sua passione per la pittura.Stephens ha ricevuto una formazione classica presso il Lyme Academy College of Fine Arts, CT. Ha poi successivamente frequentato l’Académie de la Grande Chaumière a Parigi.  Lascio allo stesso protagonista di questo articolo il compito di presentare la sua pittura ai lettori di DENTROCASA.

“Nel momento in cui sto scrivendo questo testo, sto preparando la mia mostra di pittura da Punto sull’arte, a Varese, che ho intitolato “Garlic & Gasoline” e che sarà inaugurata il 6 Maggio 2023. L’idea alla base della mia nuova esposizione è passione e intensità, velocità e potenza, coesistenza di organico e meccanico, che cerco di trasmettere attraverso le mie tele. Alcuni direbbero che sono un pittore emotivo e, su questo, mi trovano d’accordo. Il modo in cui applico la pittura sulle tele è emotivo. Il modo in cui la mia pittura riveste le superfici svela una vasta scala di sensazioni. Desidero che emerga il movimento della vernice sulla tela. L’istante in cui i colori, disposti uno accanto all’altro, iniziano a brillare e luccicare, cambiando da una tonalità all’altra. Poi le combinazioni di pigmenti si trasformano in un’immagine e rivelano l’intenzione, la possibilità di significato. Utilizzo una vasta gamma di strumenti per raggiungere questo fervore fisico. Per quanto il dipinto stesso sia una ricerca organica, esso deriva da un intervento meccanico. È il prodotto del mio cuore e della mia testa, ma più direttamente degli strumenti nelle mie mani. Nel mio lavoro, alterno pennelli di varie dimensioni, coltelli da pittore e spatole applicando infiniti strati di materia. I miei dipinti si presentano in parte “spogliati”, in parte costruiti, rendendo evidente il processo di creazione dell’opera e soddisfacendo il mio desiderio di ottenere una rappresentazione visiva del tempo che passa, energia dell’eternità. In “Garlic & Gasoline”, seguendo la mia ricerca artistica, concepisco una realtà alternativa metaforica in cui persone e cose familiari entrano nell’universo dell’ignoto e dell’inaspettato. Nel corso della mia vita ho capito che gli animali sono i perfetti portatori delle mie visioni. Sono sempre stato incuriosito dal modo in cui gli esseri umani utilizzavano gli animali come simboli per le loro storie attraverso la letteratura e l’arte; il modo in cui semplici qualità animali aiutino a descrivere emozioni umane in una maniera che è allo stesso tempo comprensibile, misteriosa e seducente. Combinando questi elementi della natura, dell’uomo, e degli animali dipingo paesaggi fantastici pieni di contrasti straordinari”.

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Pubblicato il 01/05/2023

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