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PIETRO SCAMPINI

Cardano al Campo, 1950

Nate verso la fine degli anni Settanta, le Ombre – esili figure che richiamano l'Africa e il camminare – sono una delle prime espressioni artistiche di Pietro Scampini. Forme antropomorfe estremamente sintetiche che sembrano essere costantemente in movimento, alla ricerca di un luogo esente da problemi e sofferenze, di un vero punto di arrivo. Ma la sintesi che l'artista fa di queste immaginarie figure, in cui il cammino resta l'unico gesto percepibile, racconta come il momento di sosta – fine ultimo di questa ricerca – sia ancora lontano, forse inesistente. Le Ombre diventano dunque proiezioni di un'umanità che trova nella materia lo strumento per parlare di anima ed essenza dell'essere, per rappresentare l'impalpabile.

Nasce nel 1950 a Cardano al Campo, in provincia di Varese. Dopo aver seguito i corsi di pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera, decide di dedicarsi esclusivamente alla scultura lavorando al principio nella bottega di Luigi Bennati a Gazzada, e frequentando in seguito i laboratori di Carrara. Ha realizzato numerose mostre in Italia e all'Estero. Vive e lavora a Castronno, Varese.