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PAUL KAMINSKI

Karaganda, 1961

Dipinti vibranti, luminosi, costruiti per trasparenze e piani pericolanti, sempre in bilico tra immagine onirica e visione reale. E’ una realtà sospesa quella che Paul Kaminski ci racconta. I suoi dipinti parlano di anima, spirito e psiche. Istinto e pulsione guidano il gesto nervoso della pennellata. L’atto del dipingere è deciso e immediato, come se da un certo punto della creazione in poi fosse il pennello a guidare la mano e non viceversa, in una sorta di apparentamento con la pittura automatica dei Surrealisti. Lo stesso artista definisce i suoi lavori astratti come “poesie” e come “romanzi” quelli figurativi.

Nasce nel 1961 a Karaganda, Kazakistan. Dal 1982 al 1992 frequenta lo studio del Maestro Valentin Golod. Nel 1993 si trasferisce a Wolfsburg, in Germania, dove insegna pittura e cura progetti per migliorare la città. Realizza più di venti mostre personali in Germania, numerose esposizioni in Svizzera, Francia, Russia, Belgio, Repubblica Ceca, Olanda, e Fiere in tutta Europa e in Australia. Vive e lavora a Wolfsburg, in Germania.